Il ritratto
di Ines de la
Fressange
Ines de la Fressange è l'icona e il simbolo dello stile parigino, è una figura della moda francese e una delle donne più famose in Francia.
Ines de la Fressange rappresenta un tipo di lusso allegro, un'eleganza naturale e casual chic che il mondo ha soprannominato 'effortless chic'.
Modella a 17 anni, è diventata rapidamente una delle modelle più talentuose e famose del mondo, sfilando per le passerelle internazionali delle più grandi case di moda francesi come Christian Dior, Jean-Paul Gaultier, Yves Saint Laurent e molte altre.
Musa di Karl Lagerfeld, fu scelta come ambasciatrice di Chanel e fu la prima modella a firmare un contratto esclusivo con un marchio di lusso. Vera icona francese, è stata scelta come volto di Marianne, il simbolo della Repubblica francese, e ha una statua nel Museo Grévin a Parigi.
Ines ha condiviso i suoi segreti nel suo libro "La Parisienne" ("La Parigina" in italiano), che è stato un best-seller internazionale, pubblicato in 17 lingue e costantemente ripubblicato, e ha venduto oltre un milione di copie nel mondo.
Oggi, Ines ispira e dirige la creazione della marca Ines de la Fressange Paris, che offre alle donne del mondo intero la possibilità di accedere al meglio dello stile parigino.
Creare è il lavoro più
bello
Come descriveresti la tua carriera nella moda?
Ricca! Ho avuto molti ruoli diversi: modella, redattrice, consulente, direttrice della comunicazione e soprattutto stilista, che è la mia occupazione preferita. Creare è il lavoro più bello.
Qual è il miglior ricordo della tua carriera? (Incontro, aneddoto...)
Ci sono tanti ricordi, i migliori sono gli incontri con persone con le quali spesso sono diventata amica in seguito: Paolo Roversi, Naoki Takizawa, Karl Lagerfeld... Ma ricordo una sfilata per la mia marca con modelle che avevano dai 7 agli 89 anni che era particolarmente calda e allegra, fatta con i mezzi a portata di mano.
Puoi descrivere il tuo stile in poche parole
?
Una borsa che costa più di tutto l'outfit riunito! (ride) Jeans bianchi, un maglione blu scuro e dei bellissimi accessori. Vestiti rubati agli uomini che diventano molto femminili. Una semplicità leggermente studiata. Vestiti nuovi che sembrano eterni. Abiti lussuosi ma non troppo appariscenti.
La tua filosofia
di vita?
Elenchiamo ciò che sta andando bene piuttosto che ciò che è fastidioso. La pioggia va bene, ma la pioggia non è così male. Cerchiamo di trovare un vantaggio in ogni compito.
La marca
Ines de la Fressange Parigi
Qual è il tuo ruolo nella marca?
Consigliare, incoraggiare, trovare, ispirare, criticare, congratularsi ma soprattutto essere coinvolta e dare fiducia ai nostri clienti.
Come si fa a decidere cosa si vuole da una stagione all'altra?
I miei desideri sono come il mio respiro, non si fermano. Solo guardando un tessuto vedo il pantalone o il cappotto che vorrei indossare; questa è la chiave: desiderare indossare se stessa i vestiti e immaginare che i tuoi clienti siano tuoi amici e seguano i tuoi desideri. Mi manca sempre qualcosa nel mio guardaroba: un parka per uscire la sera, dei pantaloni eleganti, un grande maglione morbidissmo...
Da dove viene l'ispirazione
?
Tutto è fonte di ispirazione, oggi siamo sommersi dalle immagini per esempio su Pinterest; ci sono anche i musei, le mostre, il cinema, le persone che incontriamo ma ciò che è difficile non è avere immaginazione ma scegliere cosa fare o non fare. Eliminare, modificare, togliere e mantenere una gamma di colori e una linea molto leggibile mi sembra più difficile.
Mi piacciono le strade
di Parigi
Può descrivere la marca in poche parole?
Una marca amichevole che aiuta e offre soluzioni per le donne; un desiderio di onestà nello stile, nella qualità e nel prezzo. Una casa di moda affidabile che vuole sorprendere. Il desiderio di portare gioia. Un lato ragionevole ma che evita la noia. Per una donna che assume la sua frivolezza ma non è leggera. Un desiderio di essere alla moda senza diventare una vittima della moda.
A chi si rivolge
l'abbigliamento Ines de la Fressange
Paris?
Una persona che evita il consumismo, che vuole avere poco ma di buona qualità. Una donna che vuole comprare un cappotto e nello stesso tempo offrire un vestito alla sua bambina. Una donna che ha bisogno di vestirsi in un certo modo per il lavoro, ma non vuole sembrare triste. Una ragazza che ha bisogno di una giacca o di pantaloni ben tagliati per le occasioni speciali, ma che vuole indossarli di nuovo per qualsiasi occasione. Una donna che continua ad essere curiosa, che vuole mantenere il suo stile ma è pronta a cambiare. Una donna che conserva i suoi vestiti e che desidera che invecchino bene come lei. Una persona che vuole fare un regalo trovando una candela profumata, un vaso, piccola pelletteria o un paio di occhiali.
Qual è la tua definizione della parigina?
Ho saputo che cè un grande libro sull'argomento! (ride) In breve, è uno stato d'animo piùttosto che uno stato civile. È una donna che si preoccupa del suo aspetto e sa mescolare il nuovo e il vecchio, il lussuoso e lo sportivo, che vuole essere elegante piuttosto che alla moda ma rimane attenta a ciò che si fa nel suo tempo.
Il Parigi di Ines
La tua
passeggiata preferita?
Adoro le strade di Saint-Germain des Près dove è facile immaginare come era nel XVIII secolo come ai tempi di Juliette Gréco. Le strade di Férou, Servandoni o de Tournon sono belle e intatte.
La zona migliore per fare shopping?
È una buona cosa: mi piace anche la rive gauche con boutique come Isabelle Marant o Marie-Hélène de Taillac e anche l'immancabile Bon Marché. Vado anche da Kerstin Adolphson o 45RPM che sono vicini dal mio negozio nella rue de Grenelle.
Rive gauche o rive droite?
La riva gauche è storicamente meno convenzionale, ma amo i giardini del Palais Royal e il Marais sulla rive droite.
Il periodo migliore dell'anno a Parigi?
Settembre è allegro, c'è ancora un'aria di vacanza, fa ancora bel tempo, si può tenere il cestino e i sandali, ma consiglierei ai turisti di venire a giugno per stare sulle terrazze dei caffè e perdersi per le strade.
Se Parigi fosse un'opera d'arte?
(Un libro, un dipinto, una canzone o un film)
Sarebbe un collage, perché essere nel Faubourg Saint-Honoré o a Belleville è completamente differente, e questa è la ricchezza della città: la sua varietà. Immaginiamo allora un quadro di Basquiat con un po' di Bonnard e Jean-Baptiste Sécheret in un film di Renoir descritto da Françoise Sagan in collaborazione con Maupassant e Balzac! (ride)
